Temi 2017

 

 

Con lo slogan «Dì alla politica quello di cui deve discutere», dal 27 febbraio al 17 marzo, i giovani in Svizzera hanno avuto modo di scegliere le proprie 8 proposte di tema preferite da un totale di 11 proposte. Circa 850 giovani hanno partecipato al voting dei temi e scelto i temi che verranno discussi alla prossima Sessione dei giovani.   

 

Diritto d‘adozione

Il tema dell’adozione è una tematica ricorrente in Parlamento, e porta spesso a delle mozioni. Immaginati di non poter avere bambini né in modo naturale, né in modo artificiale. Un’adozione rappresenta spesso l’ultima spiaggia per coppie e persone che hanno il desiderio di realizzare una famiglia. In Svizzera, vi sono però più coppie con il desiderio di adottare un bambino, che bambini adottabili. Stando alla legge in data novembre 2017, l’adozione in Svizzera è permessa solamente a coppie sposate o a persone singole. Questa circostanza cambierà con l’entrata in vigore, il 1 gennaio 2018, della revisione del diritto d’adozione: alle coppie omosessuali in unione domestica registrata, verrà consentita l’adozione dei figliastri. Allo stesso tempo vi sono ancora alcune questioni aperte: per le coppie omosessuali in futuro sarà possibile l’adozione classica? A partire da quale anno d’età del bambino sarà possibile adottarlo? Si dovrebbero abbattere gli ostacoli che vi sono nei confronti dell’adozione?

Questo tema è elaborato con il sostegno di Ufficio federale di giustizia (UFG) e di Bambini in affidamento e adozione Svizzera (PACH)

Sfide del sistema Dublino

La gestione dei flussi migratori è da anni un tema dominante della politica interna ed in quella esterna al paese, e da tempo non si tratta più di una tematica strettamente nazionale. Specialmente negli ultimi anni, il crescente numero di migranti ha mostrato le debolezze delle frontiere aperte in Europa. Schengen/Dublino è quindi sotto pressione. Di conseguenza, diversi paesi europei hanno introdotto dei controlli alle frontiere dell’UE, anche se per mezzo dell’accordo di Schengen essi dovrebbero essere superflui. I paesi ai confini esterni dell’UE si vedono sopraffatti dal grande numero di rifugiati. Contemporaneamente, diversi stati rinunciano al rinvio di persone richiedenti l’asilo verso alcuni Stati Dublino.

L’ordinanza di Dublino è fallita? Quali riforme vengono proposte e quale è il ruolo della Svizzera?

Questo tema è elaborato con il sostegno di Segretaria di Stato della migrazione (SEM) e di Organizzazione Svizzera aiuto ai Rifugiati

Finanziamento del l‘AVS

L’attuale sistema pensionistico è al centro di intense discussioni. D'altronde è stato creato nel 1948. In molti, da destra a sinistra, sono dell’opinione che il sistema abbia bisogno di una riforma affinché ne sia garantito il funzionamento e per assicurare le pensioni anche alle generazioni future. La riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 è stata respinta dal popolo il 24 settembre 2017. L’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, l’abbassamento dell’aliquota di conversione nel secondo pilastro e l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto, hanno dato il via a intensi dibattiti. È controverso anche l’aumento di 70 CHF delle pensioni AVS, come anche l’aumento dei contributi. In futuro, come verranno finanziate le pensioni? Il contratto tra le generazioni è ancora attuale o bisogna riformare il funzionamento degli istituti di previdenza alla sua base? 

Questo tema è elaborato con il sostegno di Unione Svizzera degli imprenditori, Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) e di Unione sindacle svizzera (USS)

Ineguaglianza di reddito e di ricchezza

Grazie alla propria manodopera ben formata e al commercio con l’estero, al giorno d’oggi la Svizzera rappresenta un modello di successo. Tutta la popolazione svizzera approfitta di questo stato di prosperità. Ad esempio attraverso un maggiore potere d’acquisto oppure attraverso delle infrastrutture ben funzionanti. In passato, grazie anche alla ridistribuzione dei redditi, è stato possibile mantenere una situazione stabile.

Voci critiche sono dell’opinione che non tutti possono approfittare in ugual modo della ricchezza. Il divario tra i redditi (differenza tra redditi alti e bassi) è aumentato sensibilmente da metà degli anni 90, e di conseguenza è aumentata anche la concentrazione del patrimonio. Come bisognerà gestire questa disparità?

Questo tema è elaborato con il sostegno di Avenir Suisse

Sistemi di cassa malati

La discussione sul sistema delle assicurazioni malattie è di grande importanza, soprattutto per le giovani generazioni, dato che oggi possono dare forma alle casse malati del futuro.

Si pagano dei premi per avere la sicurezza che, in caso di malattia, un’assicurazione si faccia carico dei costi. Questo fa molto discutere in politica, soprattutto a causa dell’aumento dei premi negli ultimi 20 anni. Insieme ai premi, bisogna parlare anche dei soldi che portano automaticamente alla questione della correttezza dei finanziamenti dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (assicurazione di base). Dovrebbero pagare tutti lo stesso importo? Il ricco deve pagare più del povero? Le persone gravemente malate devono pagare premi più alti di quelle in salute?

In alcuni cantoni i premi sono cari la metà che in altri cantoni. È giusto? Che cosa fa aumentare i premi in modo continuo? Esistono altre soluzioni?

Questo tema è elaborato con il sostegno di Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e di santé suisse

Integrazione di persone con delle disabilità

In Svizzera vivono all’incirca un milione di persone che hanno degli handicap, cioè handicap fisici, psichici e mentali. In alcuni casi non saltano particolarmente all’occhio, in altri invece sì. Ciò non dipende solamente dal tipo di handicap, ma anche dalla percezione della società. Alcune persone fanno più caso ai propri coetanei e vedono le differenze con sé stessi, altri meno.

In diversi ambiti di vita, le persone che hanno degli handicap vengono svantaggiati ancora oggi.  Sono necessarie delle ulteriori misure per migliorare la loro situazione nei diversi ambiti della vita, ad esempio a scuola o durante la formazione. Ma come possiamo raggiungere questo traguardo? Quale è la base giuridica attuale in caso di discriminazione?

Questo tema è elaborato con il sostegno di Inclusion Handicap

Accordo di libero scambio

Per la Svizzera, il commercio con altri paesi rappresenta un importante fattore che va ad influenzare il benessere. A partire dagli anni 90, il commercio internazionale ha preso piede anche da noi, fatto riconducibile alla globalizzazione ed internazionalizzazione delle catene di produzione. La Svizzera non possiede molte risorse naturali e vuole incentivare le relazioni commerciali. La partecipazione ai mercati mondiali è quindi una parte importante della politica economica estera. Secondo i sostenitori, come nazione esportatrice la Svizzera ha bisogno di un accesso senza barriere ai mercati esteri. I critici sostengono che soprattutto i paesi in via di sviluppo vengono svantaggiati negli accordi di libero scambio. Come è la situazione oggigiorno? Quali proposte per uno commercio internazionale equo vi sono?

Questo tema è elaborato con il sostegno di Segreteria di Stato dell'economia (SECO), aperta + sovrana, economiesuisse e di Public Eye

Neutralità della rete

Un fornitore di servizi internet, come ad esempio la Swisscom, può avvantaggiare la trasmissione di video della propria offerta TV a scapito di altri fornitori di streaming, come ad esempio Netflix?

Mentre in altri paesi, soprattutto negli Stati Uniti d’America, la neutralità di rete è già nel mirino della società, in Svizzera non è praticamente mai stata oggetto del dibattito pubblico. La “neutralità di rete” rappresenta il principio secondo cui tutti i pacchetti di dati che vengono trasferiti in internet devono venire trattati in modo neutrale. Ciò significa che i fornitori di servizi internet sono tenuti a trasferire i pacchetti di dati in modo veloce e stabile, anche se questo comporta degli svantaggi per loro o per i loro clienti. I critici della neutralità di rete ritengono che l’accesso stabile ad internet venga messo in pericolo. I sostenitori hanno invece paura che una mancata regolamentazione possa creare una specie di “internet di prima e di seconda classe”, in cui i fornitori si creeranno dei vantaggi rallentando o bloccando intenzionalmente la trasmissione di alcuni dati.

Questo tema è elaborato con il sostegno di Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), di società digitale et di Swisscom