"L'impegno dei giovani è indispensabile per mettere in pratica le riforme necessarie in futuro", ha dichiarato Leuthard, secondo quanto indicato in un tweet dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).
Il consigliere nazionale nonché presidente del PVL Jürg Grossen dal canto suo ha insignito la sessione con il Prix Jeunesse ringraziando i partecipanti "per l'impegno a favore di una Svizzera intelligente, aperta e interconnessa", come riporta un suo tweet.
Da giovedì il Palazzo federale è in mano alla gioventù. Duecento ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 21 anni discuteranno fino a domani una serie di tematiche di stretta attualità. Nei primi giorni in cui erano riuniti nella capitale hanno partecipato a gruppi di lavoro seguendo il modello delle reali commissioni parlamentari. La sessione vera e propria è stata aperta oggi dalla presidente della Confederazione, che ha anche risposto a una serie di domande.
Gli argomenti trattati dai politici in erba hanno spaziato dalle pensioni al diritto di adozione, passando da migrazione, sistema di casse malattie, integrazione dei disabili, neutralità di internet, disuguaglianza dei redditi e accordi di libero scambio.
Dai due giorni di assidui dibattiti dovrebbero emergere petizioni, idee di progetti e dichiarazioni formulati da esperti e politici nazionali. Le rivendicazioni saranno votate domani e poi consegnate al Consiglio nazionale.
Quest'anno i dibattiti sono seguiti da una delegazione del Burkina Faso, guidata dal ministro delle gioventù Smaila Ouédraogo. La sessione dei giovani, che esiste dal 1991, è organizzata dalla Federazione svizzera delle associazioni giovanili (FSAG).